L’accesso alle montagne, indipendentemente dal livello di abilità e stato psicofisico, è una conquista eccezionale: l’ambiente naturale è infatti quello dove, più che le barriere architettoniche, entrano in gioco quelle legate alla forza morale, al carattere e alle qualità umane che spesso sono direttamente legate alle difficoltà affrontate nella vita.
Spesso in queste situazioni le persone con disabilità riescono a trovare strade e soluzioni tecniche non convenzionali.
Un bene come le Dolomiti, riconosciuto patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 2009, è tale solo se diventa fruibile da tutti: questo è il messaggio sociale che stiamo dando a questo progetto.
Non è possibile stabilire a priori da chi è accessibile o meno un percorso. Ci sono persone disabili che scalano montagne molto difficili e non-disabili che faticano ad affrontare percorsi ritenuti semplici.
Dolomiti Open aderisce anche al progetto Climb for inclusion ideato da Sportfund e Climbing Technology® per infondere nei giovani i valori dell’alpinismo.
Il progetto ha l’obiettivo di diffondere l’alpinismo come strumento di crescita personale e di inclusione sociale. Ai giovani con disabilità o in situazione di disagio sociale il progetto fornisce gli strumenti economici e tecnici per appassionarsi all’attività sportiva, favorendo un percorso positivo per la salute psicofisica.
Il progetto servirà per promuovere e sostenere la pratica degli sport di montagna come straordinario strumento di integrazione.
Tra le attività previste, alcune delle quali sono già iniziate, vi saranno:
-L’arrampicata indoor, in ambiente naturale e su vie ferrate
-L’escursionismo, sia estivo che invernale
-L’arrampicata su ghiaccio
-Lo sci alpinismo
Oltre alle attività pratiche il progetto si pone l’obiettivo di creare, o valorizzare ove già esistenti, strutture indoor e outdoor per l’allenamento e la pratica degli sport della montagna e di incrementare la tecnologia a disposizione degli sportivi con disabilità.